È stato pubblicato sulla rivista internazionale “La Radiologia Medica” (impact factor 1.8) un articolo sui risultati di un recente studio condotto dal DoseTeam di Pisa dal titolo “Radiation dose exposure in patients affected by lymphoma undergoing repeat CT examinations: how to manage the radiation dose variability”. Tale studio si poneva l’obiettivo di misurare la possibile variazione di dose radiante in pazienti affetti da linfoma che si sottopongono a ripetuti esami TC, cercando di evidenziare quali scelte cliniche e tecniche potessero maggiormente influenzare la dose radiante.
Come riportato nelle conclusioni, i risultati dimostrano che tali pazienti possono ricevere ingiustificate dosi di radiazioni che dipendono sia da un utilizzo di protocolli clinici non correttamente giustificati sia da una mancanza di ottimizzazione tecnica dei parametri di scansione. Il lavoro, primo nel suo genere, riesce a quantificare con un’elaborata analisi statistica quanto ogni singola variabile possa influenzare la quantità di radiazioni a cui il paziente è sottoposto. I dati indicano che l’incremento del numero di scansioni, una non corretta delimitazione dei limiti di scansione e un inappropriato uso dei sistemi di modulazione automatica della dose sono i principali fattori che determinano variabilità del valore di dose nei pazienti che si sottopongono a ripetuti esami TC durante il loro percorso di follow-up.
L’articolo, che vede come primo autore Fabio Paolicchi, è nuovamente il frutto di una proficua collaborazione scientifica tra medici radiologi (Dott. Giacomo Aringhieri e Prof. Davide Caramella), epidemiologi (Dott. Luca Bastiani), statistici (Dott. Davide Guido) e tecnici di radiologia (Dott. Fabio Paolicchi e Dott. Antonio Dore).
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