Pisa, 22-26 settembre 2014
Nel 2014 la città di Pisa ha ospitato il prestigioso Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica. Tra le varie sezioni dedicate ciascuna a un preciso settore della fisica vi era anche quella dedicata alla Fisica Medica che ha conosciuto nell’ultimo decennio un’accelerazione impressionante in termini di sviluppo tecnologico. Si è parlato principalmente dei recenti sviluppi che hanno riguardato le tecniche di imaging, l’utilizzo della fluorescenza e della spettroscopia nella diagnosi e caratterizzazione dei tessuti anche in ambienti clinici, senza trascurare l’imaging biomedicale e molecolare.
La comunicazione orale che abbiamo presentato intitolata “Monitoraggio della dose al paziente in mammografia con software dedicati” è stata inserita in una sessione pomeridiana relativa alla dosimetria e alla radiologia in generale. In questa occasione abbiamo riportato i dati di dose relativi alla mammografia, in particolare la Dose Ghiandolare Media, che sono stati raccolti in modo automatico dal sistema software da noi utilizzato per ciascun esame effettuato nell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana in circa un anno.
Le norme fondamentali di sicurezza relative all’esposizione alle radiazioni ionizzanti sono state recentemente riviste e puntualizzate con la pubblicazione della nuova Direttiva Europea 59/2013/EURATOM. La nuova direttiva pone l’attenzione sul tema del controllo delle dosi erogate durante le procedure radiodiagnostiche sotto la diretta responsabilità del fisico che deve occuparsi della dosimetria per la valutazione della dose al paziente. Di fondamentale importanza in ambito senologico è quanto contenuto nell’Allegato II della Direttiva 59/2013/EURATOM, ossia i fattori di peso per i tessuti necessari al calcolo della dose efficace. Questi valori sono quelli approvati dall’ICRP nella pubblicazione 103 del 2007 secondo le nuove conoscenze in materia di radiobiologia e rispetto alla precedente Direttiva 29/1996/EURATOM il fattore di peso per la mammella viene aumentato da 0,05 a 0,12. La mammella è ritenuta un organo superficiale altamente radiosensibile ed è perciò necessario adottare misure di radioprotezione adeguate per ridurre il rischio che si presenti un tumore radio-indotto in seguito all’esposizione ai raggi X. La Direttiva promuove anche l’impegno di una completa informazione del paziente riguardo ai rischi e ai benefici associati all’esposizione alle radiazioni ionizzanti e dispone che all’interno del referto dell’esame venga inserito un dato dosimetrico riferito all’esposizione stessa.